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The Starving Sound – review on Veglam.com

Torino’s sleaziest killerz are back with a new 14 song digipack CD. The intro of “Mean Streets” and its STOOGES-esque guitar riff shows us from the start that the band still like their punk rock with a hard rock touch, or their hard rock with a punk rock touch?… If BACKYARD BABIES and MURDERDOLLShad a bastard child, then it would probably have written songs like “Glitter Free Paranoid” or “Little Electric Smile”, and songs like “Corroded Heart”, “Memory District”, or “What I Left Behind” aren’t far from the latest MICHAEL MONROE albums. The band sometimes slow things down to offer us the catchy “Black Coffee Song”, the darker “Local Rubbish Dealer” or the DEAD BOYS influenced “The Ballad Of Sore Perception”, and the glam punk roots of HOLLYWOOD KILLERZ also shows in “Filthy” or “Mind Your Meds.”
Not convinced yet? Then just listen to the D-GENERATED “I Just Wanna Get Some Junk”! Another cool album you should get… What? You still haven’t heard of HOLLYWOOD KILLERZ? Where have you been all this time? 

https://veglam.com/2018/03/30/hollywood-killerz-the-starving-sound/ 

Still Intoxicated – recensione su Rumore di giugno

Arrivano dai bassifondi più fetidi di Torino gli Hollywood Killerz, da locali fumosi e iniettati da umidità alcoliche, da un glam punk rock che nel tempo ha perso fronzoli e didascalie per riconvertirsi in un abrasiva formula diretta e urticante. 12 tracce al vetriolo che non lasciano scampo, fanno muovere il culo e rinverdiscono i fasti della Motorcity più rock del Belpaese. Il precedente Dead on Arrival aveva reminiscenze glam rock più marcate, Still Intoxicated si presenta invece come un inno alla semplicità del punk rock metal stradaiolo, fatto di asfalto, ubriachezza molesta e tanta adrenalina violenta e priva di compromessi. 12 tracce di punk rock esplosivo che vedono la partecipazione di ospiti come Il Metius dei Thee STP e Dum Flowers, accompagnato dal 7″ Trash Me contenente una b-side inedita che vede come ospite alla voce Kevin Preston dei Prima Donna. Nessuna velleità di originalità ma mastodontici tributi allo sleaze, al punkglam e al rock’n’roll californiano anni 80. Ci sono i New York Dolls e il rifferama di Appetite for Destruction, c’è una vicinanza vocale ad Alice Cooper e tutto l’alcolismo di Dogs D’Amour, D-Generation, Hardcore Superstars, 69 Eyes, Hanoi Rocks ed Heartbreakers. Olezzano di anni 80 ma con una freschezza fatta di attitudine, purezza e maleducazione. Selvaggi, decadenti, glamour ammaliati da tutto ciò che è sesso, vita e morte. Un inno al glam rock metal consigliato a tutti coloro che si sentono orfani di un sound che concilia revanscismo e modernità coniugato a palchi infuocati di sesso e headbanging.

Domenico Mungo

Still Intoxicated review on Roba da Rocker

Tra le mani mi è capitato il secondo album degli Hollywood Killerz, Still Intoxicated, uscito nell’aprile del 2013. Ammetto che non stravedo per questo genere ma il lavoro di questo gruppo torinese mi hastupito, un punk con innesti glam rock, specialmente nei soli.

A primo impatto si presentano come il classico gruppetto punk ma approfondendoli ci si più gustare quei riff e giri presenti in un glam datato e amalgamato in uno stile punk che rende piacevole Still Intoxicated anche ai non assidui ascoltatori del genere punk, con unalternanza di stili studiati perfettamente per rendere l’impeto del punk e la struttura del glam Rock una cosa sola.

Ogni singolo pezzo è perfettamente studiato, mostrando un’attenzione nel mantenere i lineamenti caratteristici del genere principale unendo quei soli che sono tradizionali di un rock più ricercato e complesso senza far sentire un distacco marcato tra i due generi.

L’album è registrato perfettamente, permettendo un ascolto piacevole e tranquillo, senza il disagio d’ascoltare un muro sonoro fastidioso. Gli strumenti si possono distingueredistintamente, sia nelle parti piùspinte sia melodiche, come su Distorted Emotion, regalandola carica del punk alla suggestione di soli più elaborati.

La voce, si presenta graffiante e travolgente, portando quello spirito tipicamente punkall’orecchio dell’ascoltatore amplificato dai testi che presentano delle tematiche tradizionali del punk stesso.

Concludendo gli Hollywood Killerz sono un ottimo gruppo glam-punk d’ascoltare sia dagli amanti del genere punk che non, il loro ibrido è funzionante e regge perfettamente in tuttoil suo complesso senza grandi alti e bassi, garantendo un ottimo divertimento nell’ascolto, evadendo dallo stereotipo del punk attraverso quegli soli che ne aumentano la qualità tecnica.

Mirko Giovenali

http://www.robadarocker.com/10/post/2013/05/hollywood-killerz-recensione-dellalbum-still-intoxicated.html

Still Intoxicated review on No Respect

Ho scaricato questo “Still Intoxicated” sul mio nuovo Meizu Mx2 (uhm, preferite l’Iphone 5? Contenti voi …) e che dire? Il secondo album dei torinesi HK mi sembra decisamente migliore del suo predecessore. La title-track e “Tied To Please Me” tracciano per bene le due rette all’interno delle quali si muove tutto il disco, nelle sue molteplici versioni (CD, vinile, download, …). Base punky-rock (si può dire?), chitarre che schizzano fuori da tutti i solchi, cori che aiutano un Harry tagliente ed “intossicato” come non mai. “A Moment Of Madness” e “Trash Me” seguono sugli stessi ritmi. Tre accordi ed una buona dose di adrenalina zuccherata che a me ricordano, e non poco, il miglior Michael Monroe. Non mi convince appieno il refrain di “Teenage Meltdown” che scappa un po’ troppo via, ma è solo un momento perché i nostri si riprendono immediatamente con la seguente “Distorted Emotions”. Nel booklet (dove noto subito di non essere citato tra i ringraziamenti!) apprendo di un Lollo (ex S.A.D.) stabilmente dietro le pelli. Adoro il suo modo di “spaccare i timpani”, mooooolto Backyard Babies (Peter Carlsson docet!), ed anche questo, unito ad una produzione più grezza rispetto all’esordio, impreziosisce un lavoro che dopo le esplosive “Dead N’ Alive” e “I.O.U.D” (la mia preferita) si accomiata con la bellissima “I Like The Way You Knock Me Down”, dove troviamo il singer dei Prima Donna a dare una mano. Bel disco!

Alessio C.

http://www.norespect.it/

Still Intoxicated review on Black Milk Magazine

Riecco gli Hollywood Killerz, dalla Motor City sabauda. Il nome un po’ banalotto non vi deve fuorviare: loro non sono i Tigertailz o i Britny Fox al sapore gianduiotto (cioè, mi sa che lo sono stati ai loro esordi, ma l’aria è cambiata), ma piuttosto una band di street glam punk’n’roll cazzuta. Si muovono in coordinate musical-geografiche tra il Sunset Boulevard e il Manhattan Lower East Side. Se amate Dead Boys, Heartbreakers, Demolition 23, Hormones, Hanoi Rocks, Smack, i Vibrators più rock e i D-Generation, questo dischetto vi farà godere e non poco. Anzi, parecchio. In alcuni frangenti li trovo lievemente troppo glam per i miei gusti, ma il problema è che loro sono giovani(li), capelluti e con il look giusto… e per un signore come me, di mezza età, pelato e col fisico da roadie degli Skrewdriver dopo la seconda lobotomia, risulta difficile entrare al 100% in quell’universo. Ok: a parte le mie stupidaggini, bravi davvero.

Andrea Valentini

[Consigliato a: glam punx al bagnetto, figli illegittimi e legittimi di Michael Monroe, street rocker dalle buone maniere]

http://blackmilktemporary.wordpress.com/2013/05/03/the-wild-brunch-33-across-yourself-hollywood-killerz-the-neigers/