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Still Intoxicated – recensione su Rumore di giugno

Arrivano dai bassifondi più fetidi di Torino gli Hollywood Killerz, da locali fumosi e iniettati da umidità alcoliche, da un glam punk rock che nel tempo ha perso fronzoli e didascalie per riconvertirsi in un abrasiva formula diretta e urticante. 12 tracce al vetriolo che non lasciano scampo, fanno muovere il culo e rinverdiscono i fasti della Motorcity più rock del Belpaese. Il precedente Dead on Arrival aveva reminiscenze glam rock più marcate, Still Intoxicated si presenta invece come un inno alla semplicità del punk rock metal stradaiolo, fatto di asfalto, ubriachezza molesta e tanta adrenalina violenta e priva di compromessi. 12 tracce di punk rock esplosivo che vedono la partecipazione di ospiti come Il Metius dei Thee STP e Dum Flowers, accompagnato dal 7″ Trash Me contenente una b-side inedita che vede come ospite alla voce Kevin Preston dei Prima Donna. Nessuna velleità di originalità ma mastodontici tributi allo sleaze, al punkglam e al rock’n’roll californiano anni 80. Ci sono i New York Dolls e il rifferama di Appetite for Destruction, c’è una vicinanza vocale ad Alice Cooper e tutto l’alcolismo di Dogs D’Amour, D-Generation, Hardcore Superstars, 69 Eyes, Hanoi Rocks ed Heartbreakers. Olezzano di anni 80 ma con una freschezza fatta di attitudine, purezza e maleducazione. Selvaggi, decadenti, glamour ammaliati da tutto ciò che è sesso, vita e morte. Un inno al glam rock metal consigliato a tutti coloro che si sentono orfani di un sound che concilia revanscismo e modernità coniugato a palchi infuocati di sesso e headbanging.

Domenico Mungo

Still Intoxicated review on No Respect

Ho scaricato questo “Still Intoxicated” sul mio nuovo Meizu Mx2 (uhm, preferite l’Iphone 5? Contenti voi …) e che dire? Il secondo album dei torinesi HK mi sembra decisamente migliore del suo predecessore. La title-track e “Tied To Please Me” tracciano per bene le due rette all’interno delle quali si muove tutto il disco, nelle sue molteplici versioni (CD, vinile, download, …). Base punky-rock (si può dire?), chitarre che schizzano fuori da tutti i solchi, cori che aiutano un Harry tagliente ed “intossicato” come non mai. “A Moment Of Madness” e “Trash Me” seguono sugli stessi ritmi. Tre accordi ed una buona dose di adrenalina zuccherata che a me ricordano, e non poco, il miglior Michael Monroe. Non mi convince appieno il refrain di “Teenage Meltdown” che scappa un po’ troppo via, ma è solo un momento perché i nostri si riprendono immediatamente con la seguente “Distorted Emotions”. Nel booklet (dove noto subito di non essere citato tra i ringraziamenti!) apprendo di un Lollo (ex S.A.D.) stabilmente dietro le pelli. Adoro il suo modo di “spaccare i timpani”, mooooolto Backyard Babies (Peter Carlsson docet!), ed anche questo, unito ad una produzione più grezza rispetto all’esordio, impreziosisce un lavoro che dopo le esplosive “Dead N’ Alive” e “I.O.U.D” (la mia preferita) si accomiata con la bellissima “I Like The Way You Knock Me Down”, dove troviamo il singer dei Prima Donna a dare una mano. Bel disco!

Alessio C.

http://www.norespect.it/

Still Intoxicated review on Black Milk Magazine

Riecco gli Hollywood Killerz, dalla Motor City sabauda. Il nome un po’ banalotto non vi deve fuorviare: loro non sono i Tigertailz o i Britny Fox al sapore gianduiotto (cioè, mi sa che lo sono stati ai loro esordi, ma l’aria è cambiata), ma piuttosto una band di street glam punk’n’roll cazzuta. Si muovono in coordinate musical-geografiche tra il Sunset Boulevard e il Manhattan Lower East Side. Se amate Dead Boys, Heartbreakers, Demolition 23, Hormones, Hanoi Rocks, Smack, i Vibrators più rock e i D-Generation, questo dischetto vi farà godere e non poco. Anzi, parecchio. In alcuni frangenti li trovo lievemente troppo glam per i miei gusti, ma il problema è che loro sono giovani(li), capelluti e con il look giusto… e per un signore come me, di mezza età, pelato e col fisico da roadie degli Skrewdriver dopo la seconda lobotomia, risulta difficile entrare al 100% in quell’universo. Ok: a parte le mie stupidaggini, bravi davvero.

Andrea Valentini

[Consigliato a: glam punx al bagnetto, figli illegittimi e legittimi di Michael Monroe, street rocker dalle buone maniere]

http://blackmilktemporary.wordpress.com/2013/05/03/the-wild-brunch-33-across-yourself-hollywood-killerz-the-neigers/

Still Intoxicated review on Slam!

A due anni dall’album d’esordio tornano alla carica i torinesi Hollywood Killerz e lo fanno in grande stile, il nuovo “Still Intoxicated” è infatti disponibile sia nel classico formato CD che in vinile (LP a tiratura limitata di 300 copie) e viene accompagnato dallo sfiziosissimo 7” “Trash Me”, disponibile in sole 100 copie.

La formazione ha subito alcuni assestamenti: con l’ingresso in pianta stabile di Blackie (ex-Deleeders) al basso, Dome è passato alla chitarra sostituendo il defezionario Juri e dietro le pelli troviamo il mitico Lollo (S.A.D, Francesco C, Dari), uno che in quanto a classe, potenza e voglia di divertirsi non teme confronti. Il lavoro è autoprodotto e distribuito da Area Pirata, inoltre con l’acquisto del vinile è disponibile un codice per il download digitale dei brani. Ancora li? Su su, correte a prenotarlo!

La formula è quella ormai consolidata di un glampunk tagliente ed abrasivo, la cui matrice sonica si sviluppa sull’asse New York-Stoccolma, non è poi così difficile cogliere i punti fermi cui la band volge lo sguardo da quando il buon Simone “Deadend” Parato si occupa della seconda chitarra: Dead Boys, D-Generation, Michael Monroe & Demolition 23, Backyard Babies.

Certo qualcuno potrebbe obiettare sull’originalità della proposta, ma per quanto mi riguarda sono convinto che il rock’n’roll, tanto più in queste sue derive cazzute e degenerate, non può e non deve essere “originale”, pena il rischio di diventare musica “altra”. La parola chiave per distinguersi nella straripante marea di band che negli ultimi anni ha inondato anche la nostra penisola semmai è “personalità” e direi che i ragazzi ne hanno da vendere.

Il sound rispetto al primo album è più aggressivo e domina incontrastata un’attitudine “straight in your face”, ‘sti cinque filibustieri picchiano duro e tirano dritti col vento in poppa, ma lo fanno dannatamente bene. Perfino un vecchio babbione come me, che dopo alcune tracce di “Total 13” dei Backyard Babies o del primo Hellacopters sentiva il bisogno di staccare, riesce ad arrivare tutto d’un fiato all’ultima nota con l’entusiasmo di un adolescente e sferrando calci come un mulo.

Le mie highlights sono “Tied To Please Me” che, forse anche per la presenza del Metius come special guest, fa tanto ultimi STP, “Your Skin Belongs To Me” e “Suburban Babe” (ancora con lo zampino del Metius), entrambe con un maledetto appeal da localaccio newyorkese e la maleodorante “Trash Me” (sarà l’affinità elettiva con il mio nickname ma sto pezzo mi fa proprio gongolare, soprattutto nella versione alternativa, con un inserto di sax suonato da….naaah….ancora Il Metius!).

Onestamente è difficile stilare una classifica, l’album si mantiene su ottimi livelli dalla tiratissima title-track a “Teenage Meltdown” che potrebbe appartenere al songbook di Sua Maestà Michael Monroe; dalla riuscitissima cover degli Stones “Rocks Off”, presente solo su LP alla decadente “I Like The Way You Knock Me Down”, con il ritornello più ruffiano del lotto, b-side del singolo e bonus del digital download, cantata a due voci con Kevin Preston dei Prima Donna. Non era facile bissare il risultato ottenuto con l’eccellente “Dead On Arrival”, ma a quanto pare i ragazzi ci sono riusciti. Ancora una volta: chapeau!

Gaetano “Trash69” Fezza

http://www.slamrocks.com/2013/05/02/hollywood-killerz-still-intoxicated/