Tag Archives: Michael Monroe

Still Intoxicated review on No Respect

Ho scaricato questo “Still Intoxicated” sul mio nuovo Meizu Mx2 (uhm, preferite l’Iphone 5? Contenti voi …) e che dire? Il secondo album dei torinesi HK mi sembra decisamente migliore del suo predecessore. La title-track e “Tied To Please Me” tracciano per bene le due rette all’interno delle quali si muove tutto il disco, nelle sue molteplici versioni (CD, vinile, download, …). Base punky-rock (si può dire?), chitarre che schizzano fuori da tutti i solchi, cori che aiutano un Harry tagliente ed “intossicato” come non mai. “A Moment Of Madness” e “Trash Me” seguono sugli stessi ritmi. Tre accordi ed una buona dose di adrenalina zuccherata che a me ricordano, e non poco, il miglior Michael Monroe. Non mi convince appieno il refrain di “Teenage Meltdown” che scappa un po’ troppo via, ma è solo un momento perché i nostri si riprendono immediatamente con la seguente “Distorted Emotions”. Nel booklet (dove noto subito di non essere citato tra i ringraziamenti!) apprendo di un Lollo (ex S.A.D.) stabilmente dietro le pelli. Adoro il suo modo di “spaccare i timpani”, mooooolto Backyard Babies (Peter Carlsson docet!), ed anche questo, unito ad una produzione più grezza rispetto all’esordio, impreziosisce un lavoro che dopo le esplosive “Dead N’ Alive” e “I.O.U.D” (la mia preferita) si accomiata con la bellissima “I Like The Way You Knock Me Down”, dove troviamo il singer dei Prima Donna a dare una mano. Bel disco!

Alessio C.

http://www.norespect.it/

Still Intoxicated review on Slam!

A due anni dall’album d’esordio tornano alla carica i torinesi Hollywood Killerz e lo fanno in grande stile, il nuovo “Still Intoxicated” è infatti disponibile sia nel classico formato CD che in vinile (LP a tiratura limitata di 300 copie) e viene accompagnato dallo sfiziosissimo 7” “Trash Me”, disponibile in sole 100 copie.

La formazione ha subito alcuni assestamenti: con l’ingresso in pianta stabile di Blackie (ex-Deleeders) al basso, Dome è passato alla chitarra sostituendo il defezionario Juri e dietro le pelli troviamo il mitico Lollo (S.A.D, Francesco C, Dari), uno che in quanto a classe, potenza e voglia di divertirsi non teme confronti. Il lavoro è autoprodotto e distribuito da Area Pirata, inoltre con l’acquisto del vinile è disponibile un codice per il download digitale dei brani. Ancora li? Su su, correte a prenotarlo!

La formula è quella ormai consolidata di un glampunk tagliente ed abrasivo, la cui matrice sonica si sviluppa sull’asse New York-Stoccolma, non è poi così difficile cogliere i punti fermi cui la band volge lo sguardo da quando il buon Simone “Deadend” Parato si occupa della seconda chitarra: Dead Boys, D-Generation, Michael Monroe & Demolition 23, Backyard Babies.

Certo qualcuno potrebbe obiettare sull’originalità della proposta, ma per quanto mi riguarda sono convinto che il rock’n’roll, tanto più in queste sue derive cazzute e degenerate, non può e non deve essere “originale”, pena il rischio di diventare musica “altra”. La parola chiave per distinguersi nella straripante marea di band che negli ultimi anni ha inondato anche la nostra penisola semmai è “personalità” e direi che i ragazzi ne hanno da vendere.

Il sound rispetto al primo album è più aggressivo e domina incontrastata un’attitudine “straight in your face”, ‘sti cinque filibustieri picchiano duro e tirano dritti col vento in poppa, ma lo fanno dannatamente bene. Perfino un vecchio babbione come me, che dopo alcune tracce di “Total 13” dei Backyard Babies o del primo Hellacopters sentiva il bisogno di staccare, riesce ad arrivare tutto d’un fiato all’ultima nota con l’entusiasmo di un adolescente e sferrando calci come un mulo.

Le mie highlights sono “Tied To Please Me” che, forse anche per la presenza del Metius come special guest, fa tanto ultimi STP, “Your Skin Belongs To Me” e “Suburban Babe” (ancora con lo zampino del Metius), entrambe con un maledetto appeal da localaccio newyorkese e la maleodorante “Trash Me” (sarà l’affinità elettiva con il mio nickname ma sto pezzo mi fa proprio gongolare, soprattutto nella versione alternativa, con un inserto di sax suonato da….naaah….ancora Il Metius!).

Onestamente è difficile stilare una classifica, l’album si mantiene su ottimi livelli dalla tiratissima title-track a “Teenage Meltdown” che potrebbe appartenere al songbook di Sua Maestà Michael Monroe; dalla riuscitissima cover degli Stones “Rocks Off”, presente solo su LP alla decadente “I Like The Way You Knock Me Down”, con il ritornello più ruffiano del lotto, b-side del singolo e bonus del digital download, cantata a due voci con Kevin Preston dei Prima Donna. Non era facile bissare il risultato ottenuto con l’eccellente “Dead On Arrival”, ma a quanto pare i ragazzi ci sono riusciti. Ancora una volta: chapeau!

Gaetano “Trash69” Fezza

http://www.slamrocks.com/2013/05/02/hollywood-killerz-still-intoxicated/