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Dead On Arrival review on Rock Rebel Magazine

Gli Hollywood Killers giungono finalmente al loro debutto “ full lenght” con Dead On Arrival. Dopo aver infiammato i cuori dei glamster italiani con il loro precedente Ep Back To Devastation Boulevard, i ragazzacci di Torino ci deliziano con un potentissimo album di Street/Glam/Punk. Il ritmo che il dischetto sprigiona ci riporta indietro di almeno una ventina d’anni e più. Band come Hanoi Rocks, Guns n’ Roses, Jetboy hanno fatto scuola e gli Hollywood Killerz dimostrano di aver imparato la lezione alla perfezione. Quello che colpisce subito è la freschezza del suono che si fonde egregiamente con la voce di Harry. Il singer infatti possiede un timbro sporco e graffiante che rappresenta un valore aggiunto alla qualità del disco. Il Cd si apre con 700.000, song di impatto che mi ricorda molto i Demolition 23 di Michael Monroe con il suo tiro a metà strada tra punk e glam. Il pregio degli Hollywood Killerz è di saper coinvolgere l’ascoltatore con riff di chitarra sporchi e ruffiani conservando però un notevole sottofondo di melodia. Le tracks che si susseguono non hanno cali di tensione. Certo, rispettano i canoni del genere, ma risultano molto efficaci e in più fanno sbattere la testa più volte in un sano headbanging. Grey Celebrations e Luzury Depression sono a mio parere due piccoli gioiellini con il loro incedere che mi ricorda a tratti i The Wildhearts. Ottime la power ballad How (Could I). Quello che colpisce della song in questione è soprattutto il suo inizio dolce che poi esplode con un adrenalinico chorus (con un giusto supporto potrebbe davvero diventare un hit single!). Da citare ancora All Tomorrow’s Party, vero inno al divertimento, Our Memories May Be Right che fa un po’ il verso ai Sex Pistols e Lovecrush, live song per eccellenza dotata di un “tiro” spettacolare. Il cd si conclude con la seconda ballad, la semi-acustica More Than It Hurts You che ci regala un colpo di dolcezza dopo tutte le scariche di rock n roll ad alto voltaggio che ci hanno investito.

In definitiva i nostri ragazzi hanno confezionato 13 canzoni che incarnano e sprigionano adrenalina da tutti i pori. Sono certo che saranno un gruppo da tenere in debita considerazione in un prossimo futuro. Consigliato a chi vive di Rock n’ Roll e a chi cerca ancora le sonorità della Los Angeles dei tempi che furono.

Recensione di Fabrizio Tasso

http://www.rockrebelmagazine.com/cd-reviews-pag-63-hollywood-killerz-misachenevica-sebastien-fair-warning/